Viaggi di istruzione in crociera: sono esperienze realmente formative?

Tutti sanno che questo è il periodo dell'anno caratterizzato dai famosi viaggi di istruzione che tutti gli alunni aspettano con ansia e gioia. Una delle pratiche che si sta sviluppando negli ultimi anni e che è molto gettonata tra gli istituti didattici è quella di fare il viaggio di istruzione in crociera nel Mediterraneo. La domanda che mi sono sempre posto è se questa esperienza è realmente formativa per gli alunni o è solo un'avventura ricca di divertimento e servizi a 360° che solo una nave da crociera è in grado di offrire. 

Sicuramente se guardiamo dalla parte delle compagnie crocieristiche, i viaggi di istruzione rendono possibile un riempimento della nave ed un'occupazione delle cabine ottimale in periodi di bassa stagione che altrimenti resterebbero a mezze vuote. E' tuttavia una pratica che solo le compagnie crocieristiche commerciali e popolari di fascia medio/bassa offrono come ad esempio MSC Crociere. Facendo una breve ricerca sul web infatti sono tante le agenzie di viaggio che offrono per gli istituti didattici crociere nel Mediterraneo con MSC con prezzi a partire da 450 euro ed una gratuità ogni 15 passeggeri (in tal caso per i docenti accompagnatori). 

Mi è capitato l'anno scorso di fare una crociera a marzo nel Mediterraneo con MSC Bellissima e trovarmi a bordo centinaia e centinaia di alunni in gita scolastica ed in base a ciò posso fare un analisi di quanto avviene a bordo durante i viaggi scolastici in crociera. La formazione che possono ricevere gli alunni a mio modesto modo di vedere la formula si ha solamente nei porti in cui la nave fa scalo se e solo se l'istituto ha organizzato delle vere e proprie escursioni presso siti di interesse artistico/culturale. Se invece gli alunni, accompagnati dai docenti, negli scali scendono in autonomia girando liberamente per la città senza avere una guida esperta e preparata tutto si traduce in una semplice "passeggiata in centro" dove si presta attenzione più a divertirsi e parlare coi compagni piuttosto che fare attenzione ai monumenti. 

Inutile soffermarci sulla vita di bordo, dove di culturale e formativo c'è ben poco ma tanto c'è di natura ricreativa. Il baccano poi che molto spesso scolaresche creano negli ambienti comuni di bordo crea disagi di non poco conto per gli altri crocieristi. Il mio personale giudizio quindi su questa pratica dei viaggi di istruzione in crociera è di una bocciatura piena. Eccezioni le farei per eventuali istituti nautici che, con una crociera, possono offrire conoscenze in più ai propri alunni su vita di bordo, navigazione, spazi e, in taluni casi con l'autorizzazione della compagnia, visite alle aree off limit di bordo come il ponte di comando, le cucine, ecc.ecc.

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